Mollisi Giorgio
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N. 14 – La Chiesa di San Carlo a Lugano
CHF 20,00Il volume nasce per ricordare i Quattrocento anni della confraternita di San Carlo Borromeo, che ha edificato una chiesa in Via Nassa a Lugano nel 1640 dedicandola al grande arcivescovo milanese. L’edificio, che ha subito molte trasformazioni nel tempo, si presenta oggi con un apparato decorativo molto interessante soprattutto per opere di Sei e Settecento. Numerose sono le famiglie di artisti ticinesi che hanno operato nella chiesa luganese, a cominciare dai Neuroni o dai Torriani per finire con il grande Petrini o con lo scultore Nag Arnoldi.
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ART. AC14
Disponibile
Aggiungi al carrelloN. 14 – La Chiesa di San Carlo a Lugano
CHF 20,00
Il volume nasce per ricordare i Quattrocento anni della confraternita di San Carlo Borromeo, che ha edificato una chiesa in Via Nassa a Lugano nel 1640 dedicandola al grande arcivescovo milanese. L’edificio, che ha subito molte trasformazioni nel tempo, si presenta oggi con un apparato decorativo molto interessante soprattutto per opere di Sei e Settecento. Numerose sono le famiglie di artisti ticinesi che hanno operato nella chiesa luganese, a cominciare dai Neuroni o dai Torriani per finire con il grande Petrini o con lo scultore Nag Arnoldi.
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N. 15 – La Chiesa di Sant’Ambrogio vecchio a Negrentino di Prugiasco
CHF 20,00È fra le chiese romaniche più importanti sotto il profilo architettonico della Svizzera.
Da poco restaurata, conserva splendidi affreschi romanici e tardogotici fra i più interessanti a livello confederato. Appartenuta alla Diocesi di Milano e in posizione strategica sulla via di transito verso il passo del Nara per la Leventina, Negrentino è un omaggio alla figura del Cristo e della Vergine. Per la prima volta si è proceduto ad un’analisi iconografica ed iconologica delle opere, proponendo delle interpretazioni inedite.Quick ViewMollisi Giorgio
ART. AC15
Esaurito
Leggi tuttoN. 15 – La Chiesa di Sant’Ambrogio vecchio a Negrentino di Prugiasco
CHF 20,00
È fra le chiese romaniche più importanti sotto il profilo architettonico della Svizzera.
Da poco restaurata, conserva splendidi affreschi romanici e tardogotici fra i più interessanti a livello confederato. Appartenuta alla Diocesi di Milano e in posizione strategica sulla via di transito verso il passo del Nara per la Leventina, Negrentino è un omaggio alla figura del Cristo e della Vergine. Per la prima volta si è proceduto ad un’analisi iconografica ed iconologica delle opere, proponendo delle interpretazioni inedite.Esaurito
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N. 18 – Novazzano – La Parrocchiale e l’Oratorio dell’Annunziata
CHF 20,00È la prima monografia sulla parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta, ricostruzione tardobarocca di una chiesa che ha incluso parte dell’antico edificio del Quattrocento, oggi oratorio dell’Annunziata. Molto interessante la decorazione pittorica dell’oratorio, di tardo Cinquecento, con un’Ultima Cena tratta da Leonardo, oltre a un’Annunciazione qui attribuita. Notevole l’altare in stucco del 1711. Un Crocefisso in legno del XVI secolo completa lo studio di questo complesso, che racconta più di ottocento anni di storia.
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ART. AC18
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CHF 20,00
È la prima monografia sulla parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta, ricostruzione tardobarocca di una chiesa che ha incluso parte dell’antico edificio del Quattrocento, oggi oratorio dell’Annunziata. Molto interessante la decorazione pittorica dell’oratorio, di tardo Cinquecento, con un’Ultima Cena tratta da Leonardo, oltre a un’Annunciazione qui attribuita. Notevole l’altare in stucco del 1711. Un Crocefisso in legno del XVI secolo completa lo studio di questo complesso, che racconta più di ottocento anni di storia.
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N. 19-20 – Lugano: la Chiesa di Sant’Antonio Abate
CHF 40,00È considerata la “chiesa dei luganesi” perché è parte della storia della città di Lugano, delle sue famiglie e degli organi amministrativi e politici fin dal lontano Cinquecento. Determinante fu l’arrivo a Lugano dei Padri Somaschi nel 1608 che istituirono un collegio, in cui studiò peraltro anche lo scrittore Alessandro Manzoni, e ricostruirono la chiesa dotandola di veri capolavori d’arte. Primi su tutti, le tele del pittore ticinese Giuseppe Antonio Petrini, ma anche gli affreschi dei fratelli Torricelli di Lugano, testimonianza della migliore pittura tardobarocca in Ticino.
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ART. AC19-20
Disponibile
Aggiungi al carrelloN. 19-20 – Lugano: la Chiesa di Sant’Antonio Abate
CHF 40,00
È considerata la “chiesa dei luganesi” perché è parte della storia della città di Lugano, delle sue famiglie e degli organi amministrativi e politici fin dal lontano Cinquecento. Determinante fu l’arrivo a Lugano dei Padri Somaschi nel 1608 che istituirono un collegio, in cui studiò peraltro anche lo scrittore Alessandro Manzoni, e ricostruirono la chiesa dotandola di veri capolavori d’arte. Primi su tutti, le tele del pittore ticinese Giuseppe Antonio Petrini, ma anche gli affreschi dei fratelli Torricelli di Lugano, testimonianza della migliore pittura tardobarocca in Ticino.

Giorgio Mollisi, nato a Valsolda (Co), dottore di ricerca in storia dell’arte (dottorato PhD) e giornalista professionista dal 1992; dopo aver diretto le riviste Ticino Management e “Arte& Storia” di Lugano per diversi anni, ha fondato nel 2016 presso il Giornale del Popolo la rivista “Arte e Cultura”, una pubblicazione che si occupava di arte sacra e di emigrazione artistica ticinese in Italia e in Europa. Attualmente è direttore della medesima collana di volumi trimestrali presso la Fontana Edizioni di Pregassona. È autore di numerosi saggi scientifici pubblicati in Svizzera, Italia, Polonia e Lituania, riguardanti gli artisti ticinesi e lombardi che hanno operato a Nord delle Alpi. Ha pubblicato alcuni libri dedicati all’arte sacra e alle tradizioni locali. L’amore per la cultura e per l’arte del Canton Ticino l’ha portato in diverse italiane (Roma, Firenze, Siena, Livorno, Venezia, Torino, Bergamo) a presentare pubblicamente in sedi prestigiose (Palazzo del Campidoglio, Salone dei Cinquecento, Palazzo Ducale e Palazzo Reale) la storia dell’emigrazione artistica proveniente dal Ticino. È stato sindaco di Valsolda per dieci anni, Assessore alla cultura della Comunità Montana Alpi Lepontine per molti anni e attualmente ricopre la carica di direttore del Museo Casa Pagani di Castello Valsolda.






