Sostegno
CHF 28,00
Francesco Zappa è nato nel 1966 a Sorengo ed è medico oncologo.
Ha pubblicato nel 2013 il libro “L’Ultimo giorno di Primavera”, già edito da Fontana Edizioni. In Sostegno un inatteso “appuntamento a distanza” lo spinge a riprendere lo stesso filone narrativo. Una storia vera dove i confini tra il presente e il passato si intrecciano al punto da confondere i limiti dello spazio e del tempo, e ci proiettano nella dimensione del ricordo: “quel paese diventava ai miei occhi sempre più il simbolo di quanto il suo nome rappresentava e nel ricordo della mamma quel luogo estraneo e nuovo per entrambi assumeva un valore importante, dove lei tornava viva e presente”(…). Un prezioso momento di introspezione e di speranza e per questo da condividere col lettore.
Francesco Zappa è nato nel 1966 a Sorengo ed è medico oncologo.
Ha pubblicato nel 2013 il libro "L'Ultimo giorno di Primavera", già edito da Fontana Edizioni. In Sostegno un inatteso "appuntamento a distanza" lo spinge a riprendere lo stesso filone narrativo. Una storia vera dove i confini tra il presente e il passato si intrecciano al punto da confondere i limiti dello spazio e del tempo, e ci proiettano nella dimensione del ricordo: "quel paese diventava ai miei occhi sempre più il simbolo di quanto il suo nome rappresentava e nel ricordo della mamma quel luogo estraneo e nuovo per entrambi assumeva un valore importante, dove lei tornava viva e presente"(…). Un prezioso momento di introspezione e di speranza e per questo da condividere col lettore.
Informazioni aggiuntive
| Peso | 200 g |
|---|---|
| Dimensioni | 20,5 × 14,5 cm |
| Autore | |
| Copertina | Semirigida |
| Formato | 14.5×20.5cm |
| Lingua | Italiano |
| Codice articolo | FE398 |
| ISBN | 978-88-8191-482-1 |
| Pagine | 48 |
Informazioni prodotto
Informazioni aggiuntive
| Peso | 200 g |
|---|---|
| Dimensioni | 20,5 × 14,5 cm |
| Autore | |
| Copertina | Semirigida |
| Formato | 14.5×20.5cm |
| Lingua | Italiano |
| Codice articolo | FE398 |
| ISBN | 978-88-8191-482-1 |
| Pagine | 48 |
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Tutto vero – Istantanee di vita
CHF 26,00Il titolo di questo libro non lascia spazio a nessun dubbio: Tutto vero sta a significare che non si tratta di un romanzo nè di un racconto di fantasia. Quello che leggiamo nelle oltre 140 pagine di questo volume del dottor Alessandro Depegi è il resoconto di alcuni aspetti professionali e umani della sua esistenza. Un’esistenza dominata dalla curiosità, dal desiderio di considerare il paziente nella sua totalità e non solo in quanto corpo da guarire. Il dottore, nato a Genova nel 1936, ha vissuto e lavorato sia in Italia sia in Svizzera e con gli anni ha integrato le sue conoscenze scientifiche acquisite con lo studio e con il lavoro, con altre nozioni che toccano aspetti dell’essere umano più profondi, più misteriosi. L’autore, descrivendo i casi che è stato chiamato ad analizzare nella sua vita, ci invita ad andare oltre, a guardare al di là delle evidenze materiali, per entrare nella psiche della persona. Un luogo affascinante e ancora tutto da scoprire che spesso ci rivela situazioni che lui stesso definisce” apparentemente assurde e inimmaginabili”. Nella psiche, nell’inconscio e nel mondo che ha preceduto la nascita della persona, sondando addirittura vite precedenti, appartenenti ad un passato che, grazie all’ipnosi, possono tornare improvvisamente e tragicamente a galla. Ma anche fortunatamente, si legge nel libro, dato che un’indagine di questo tipo porta alla rimozione del fatto ricordato e quindi alla guarigione dell’individuo. Adina, Romina, Aurora, Bettina, Agenore e altre persone ci vengono presentati nella loro complessità e ci fanno riflettere, ci affascinano e ci fanno paura allo stesso tempo.
Quick ViewDepegi Alessandro
ART. FE295
Disponibile
Aggiungi al carrelloTutto vero – Istantanee di vita
CHF 26,00
Il titolo di questo libro non lascia spazio a nessun dubbio: Tutto vero sta a significare che non si tratta di un romanzo nè di un racconto di fantasia. Quello che leggiamo nelle oltre 140 pagine di questo volume del dottor Alessandro Depegi è il resoconto di alcuni aspetti professionali e umani della sua esistenza. Un’esistenza dominata dalla curiosità, dal desiderio di considerare il paziente nella sua totalità e non solo in quanto corpo da guarire. Il dottore, nato a Genova nel 1936, ha vissuto e lavorato sia in Italia sia in Svizzera e con gli anni ha integrato le sue conoscenze scientifiche acquisite con lo studio e con il lavoro, con altre nozioni che toccano aspetti dell’essere umano più profondi, più misteriosi. L’autore, descrivendo i casi che è stato chiamato ad analizzare nella sua vita, ci invita ad andare oltre, a guardare al di là delle evidenze materiali, per entrare nella psiche della persona. Un luogo affascinante e ancora tutto da scoprire che spesso ci rivela situazioni che lui stesso definisce” apparentemente assurde e inimmaginabili”. Nella psiche, nell’inconscio e nel mondo che ha preceduto la nascita della persona, sondando addirittura vite precedenti, appartenenti ad un passato che, grazie all’ipnosi, possono tornare improvvisamente e tragicamente a galla. Ma anche fortunatamente, si legge nel libro, dato che un’indagine di questo tipo porta alla rimozione del fatto ricordato e quindi alla guarigione dell’individuo. Adina, Romina, Aurora, Bettina, Agenore e altre persone ci vengono presentati nella loro complessità e ci fanno riflettere, ci affascinano e ci fanno paura allo stesso tempo.
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L’ultimo giorno di primavera
CHF 22,00“La morte della mamma è una svolta nella vita. Come se iniziasse, dentro il sentimento sublime della nostalgia, un prima e un dopo. Come se quel giorno aprisse una strada diversa, dove i ricordi sono pietre miliari che diventano ancora presenza. Perchè la mamma è ancora e sempre lì, nel cuore. E’ la sintesi di questi racconti, che diventano altrettante testimonianze di Isabella e Francesco, due dei quattro figli di mamma Lydia. Racconti intensi, forti, delicati, sublimi. Dolcezza e ribellione, affetto, rimpianto, nostalgia che ritrovano la sintesi in una sola parola: amore. E tanta riconoscenza. Amore ricevuto e pure contraccambiato dentro quel dialogo semplice fatto di tante piccole cose quotidiane, che diventano messaggio”. (…) Tratto dall’ introduzione di Monsignor Pier Giacomo Grampa, Vescovo di Lugano.
Raggruppo le forze e tiro fuori la voce per dire alla mia collega: “la mamma è morta, devo andare, avvisa tu per favore il capo”. Ascolto la mia voce ed è come se non mi appartenesse, un pugno di vocali e consonanti messe lì a modo per render socialmente condivisibile un evento drammatico. Devo dire solo l’indispensabile, tenere a freno le emozioni e andarmene velocemente, non lasciando spazio alla collega per alcuna reazione. La mamma diceva spesso che i grandi dolori sono muti. Capisco che il dolore sa gridare, ma dentro te, privandoti della capacità di condividerlo. (…) Da “L’ultimo giorno di primavera”, di Isabella Zappa
“Ricordati che una madre insegna sui primi tempi al proprio bambino a camminare sostenendolo, ma questi però in seguito deve camminare da se; tu quindi devi ragionare con la tua testa”. “Bisogna sempre andare avanti e mai indietreggiare nella vita spirituale sennò succede come alla barca, la quale se invece di avanzare si ferma, il vento la rimanda indietro”. Nell’intimità dei suoi giorni, scoprii che meditava con una profondità che difficilmente avrei immaginato, se non avessi avuto tra le mani quell’ultima, inattesa, sua eredità. Da “Nei suoi occhi (Mater Dolorosa)”, di Francesco Zappa
Quick ViewZappa Francesco, Zappa Isabella
ART. FE291
Disponibile
Aggiungi al carrelloL’ultimo giorno di primavera
CHF 22,00
“La morte della mamma è una svolta nella vita. Come se iniziasse, dentro il sentimento sublime della nostalgia, un prima e un dopo. Come se quel giorno aprisse una strada diversa, dove i ricordi sono pietre miliari che diventano ancora presenza. Perchè la mamma è ancora e sempre lì, nel cuore. E’ la sintesi di questi racconti, che diventano altrettante testimonianze di Isabella e Francesco, due dei quattro figli di mamma Lydia. Racconti intensi, forti, delicati, sublimi. Dolcezza e ribellione, affetto, rimpianto, nostalgia che ritrovano la sintesi in una sola parola: amore. E tanta riconoscenza. Amore ricevuto e pure contraccambiato dentro quel dialogo semplice fatto di tante piccole cose quotidiane, che diventano messaggio”. (…) Tratto dall’ introduzione di Monsignor Pier Giacomo Grampa, Vescovo di Lugano.
Raggruppo le forze e tiro fuori la voce per dire alla mia collega: “la mamma è morta, devo andare, avvisa tu per favore il capo”. Ascolto la mia voce ed è come se non mi appartenesse, un pugno di vocali e consonanti messe lì a modo per render socialmente condivisibile un evento drammatico. Devo dire solo l’indispensabile, tenere a freno le emozioni e andarmene velocemente, non lasciando spazio alla collega per alcuna reazione. La mamma diceva spesso che i grandi dolori sono muti. Capisco che il dolore sa gridare, ma dentro te, privandoti della capacità di condividerlo. (…) Da “L’ultimo giorno di primavera”, di Isabella Zappa
“Ricordati che una madre insegna sui primi tempi al proprio bambino a camminare sostenendolo, ma questi però in seguito deve camminare da se; tu quindi devi ragionare con la tua testa”. “Bisogna sempre andare avanti e mai indietreggiare nella vita spirituale sennò succede come alla barca, la quale se invece di avanzare si ferma, il vento la rimanda indietro”. Nell’intimità dei suoi giorni, scoprii che meditava con una profondità che difficilmente avrei immaginato, se non avessi avuto tra le mani quell’ultima, inattesa, sua eredità. Da “Nei suoi occhi (Mater Dolorosa)”, di Francesco Zappa
CHF 28,00
Francesco Zappa è nato nel 1966 a Sorengo ed è medico oncologo.
Ha pubblicato nel 2013 il libro "L'Ultimo giorno di Primavera", già edito da Fontana Edizioni. In Sostegno un inatteso "appuntamento a distanza" lo spinge a riprendere lo stesso filone narrativo. Una storia vera dove i confini tra il presente e il passato si intrecciano al punto da confondere i limiti dello spazio e del tempo, e ci proiettano nella dimensione del ricordo: "quel paese diventava ai miei occhi sempre più il simbolo di quanto il suo nome rappresentava e nel ricordo della mamma quel luogo estraneo e nuovo per entrambi assumeva un valore importante, dove lei tornava viva e presente"(…). Un prezioso momento di introspezione e di speranza e per questo da condividere col lettore.
Informazioni aggiuntive
| Peso | 200 g |
|---|---|
| Dimensioni | 20,5 × 14,5 cm |
| Autore | |
| Copertina | Semirigida |
| Formato | 14.5×20.5cm |
| Lingua | Italiano |
| Codice articolo | FE398 |
| ISBN | 978-88-8191-482-1 |
| Pagine | 48 |
Informazioni aggiuntive
| Peso | 200 g |
|---|---|
| Dimensioni | 20,5 × 14,5 cm |
| Autore | |
| Copertina | Semirigida |
| Formato | 14.5×20.5cm |
| Lingua | Italiano |
| Codice articolo | FE398 |
| ISBN | 978-88-8191-482-1 |
| Pagine | 48 |
Descrizione
Francesco Zappa è nato nel 1966 a Sorengo ed è medico oncologo.
Ha pubblicato nel 2013 il libro “L’Ultimo giorno di Primavera”, già edito da Fontana Edizioni. In Sostegno un inatteso “appuntamento a distanza” lo spinge a riprendere lo stesso filone narrativo. Una storia vera dove i confini tra il presente e il passato si intrecciano al punto da confondere i limiti dello spazio e del tempo, e ci proiettano nella dimensione del ricordo: “quel paese diventava ai miei occhi sempre più il simbolo di quanto il suo nome rappresentava e nel ricordo della mamma quel luogo estraneo e nuovo per entrambi assumeva un valore importante, dove lei tornava viva e presente”(…). Un prezioso momento di introspezione e di speranza e per questo da condividere col lettore.
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Quick ViewDepegi Alessandro
ART. FE295
Disponibile
Aggiungi al carrelloTutto vero – Istantanee di vita
CHF 26,00
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L’ultimo giorno di primavera
CHF 22,00“La morte della mamma è una svolta nella vita. Come se iniziasse, dentro il sentimento sublime della nostalgia, un prima e un dopo. Come se quel giorno aprisse una strada diversa, dove i ricordi sono pietre miliari che diventano ancora presenza. Perchè la mamma è ancora e sempre lì, nel cuore. E’ la sintesi di questi racconti, che diventano altrettante testimonianze di Isabella e Francesco, due dei quattro figli di mamma Lydia. Racconti intensi, forti, delicati, sublimi. Dolcezza e ribellione, affetto, rimpianto, nostalgia che ritrovano la sintesi in una sola parola: amore. E tanta riconoscenza. Amore ricevuto e pure contraccambiato dentro quel dialogo semplice fatto di tante piccole cose quotidiane, che diventano messaggio”. (…) Tratto dall’ introduzione di Monsignor Pier Giacomo Grampa, Vescovo di Lugano.
Raggruppo le forze e tiro fuori la voce per dire alla mia collega: “la mamma è morta, devo andare, avvisa tu per favore il capo”. Ascolto la mia voce ed è come se non mi appartenesse, un pugno di vocali e consonanti messe lì a modo per render socialmente condivisibile un evento drammatico. Devo dire solo l’indispensabile, tenere a freno le emozioni e andarmene velocemente, non lasciando spazio alla collega per alcuna reazione. La mamma diceva spesso che i grandi dolori sono muti. Capisco che il dolore sa gridare, ma dentro te, privandoti della capacità di condividerlo. (…) Da “L’ultimo giorno di primavera”, di Isabella Zappa
“Ricordati che una madre insegna sui primi tempi al proprio bambino a camminare sostenendolo, ma questi però in seguito deve camminare da se; tu quindi devi ragionare con la tua testa”. “Bisogna sempre andare avanti e mai indietreggiare nella vita spirituale sennò succede come alla barca, la quale se invece di avanzare si ferma, il vento la rimanda indietro”. Nell’intimità dei suoi giorni, scoprii che meditava con una profondità che difficilmente avrei immaginato, se non avessi avuto tra le mani quell’ultima, inattesa, sua eredità. Da “Nei suoi occhi (Mater Dolorosa)”, di Francesco Zappa
Quick ViewZappa Francesco, Zappa Isabella
ART. FE291
Disponibile
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CHF 22,00
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Raggruppo le forze e tiro fuori la voce per dire alla mia collega: “la mamma è morta, devo andare, avvisa tu per favore il capo”. Ascolto la mia voce ed è come se non mi appartenesse, un pugno di vocali e consonanti messe lì a modo per render socialmente condivisibile un evento drammatico. Devo dire solo l’indispensabile, tenere a freno le emozioni e andarmene velocemente, non lasciando spazio alla collega per alcuna reazione. La mamma diceva spesso che i grandi dolori sono muti. Capisco che il dolore sa gridare, ma dentro te, privandoti della capacità di condividerlo. (…) Da “L’ultimo giorno di primavera”, di Isabella Zappa
“Ricordati che una madre insegna sui primi tempi al proprio bambino a camminare sostenendolo, ma questi però in seguito deve camminare da se; tu quindi devi ragionare con la tua testa”. “Bisogna sempre andare avanti e mai indietreggiare nella vita spirituale sennò succede come alla barca, la quale se invece di avanzare si ferma, il vento la rimanda indietro”. Nell’intimità dei suoi giorni, scoprii che meditava con una profondità che difficilmente avrei immaginato, se non avessi avuto tra le mani quell’ultima, inattesa, sua eredità. Da “Nei suoi occhi (Mater Dolorosa)”, di Francesco Zappa
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Quanto sangue italiano nel tango argentino
CHF 48,00Quick ViewPozzi Piergiorgio
ART. FE135
Disponibile
Aggiungi al carrelloQuanto sangue italiano nel tango argentino
CHF 48,00
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Confabulazioni
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ART. FE327
Disponibile
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