Fermati qui (fermat chì)
CHF 20,00
L’autore ha battezzato questo libro di poesie in dialetto “Fermat chì” per una sola ragione: l’importanza del vernacolo dentro e fuori i limiti delle delimitazioni naturali e artificiali dei nostri territori. I dialetti nostrani parlati nel nostro Paese sono un fatto unico nella storia culturale europea per la loro diversità, pari per interesse alle varietà insite nei vari comprensori dove ambienti e natura la fanno da padroni. Purtroppo questo sistema linguistico, di ambito geografico limitato, sta scomparendo per la diffusione della lingua italiana ad opera della scuola e dei mezzi di comunicazione di massa. è un fatto un po’ triste se si pensa che i dialetti non sono delle degenerazioni della lingua ma risalgono ad una matrice comune ed hanno, perciò, dignità pari a quella dell’italiano.
L'autore ha battezzato questo libro di poesie in dialetto "Fermat chì" per una sola ragione: l'importanza del vernacolo dentro e fuori i limiti delle delimitazioni naturali e artificiali dei nostri territori. I dialetti nostrani parlati nel nostro Paese sono un fatto unico nella storia culturale europea per la loro diversità, pari per interesse alle varietà insite nei vari comprensori dove ambienti e natura la fanno da padroni. Purtroppo questo sistema linguistico, di ambito geografico limitato, sta scomparendo per la diffusione della lingua italiana ad opera della scuola e dei mezzi di comunicazione di massa. è un fatto un po' triste se si pensa che i dialetti non sono delle degenerazioni della lingua ma risalgono ad una matrice comune ed hanno, perciò, dignità pari a quella dell'italiano.
Informazioni aggiuntive
| Peso | 240 g |
|---|---|
| Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
| Autore | |
| Copertina | Semirigida |
| Formato | 14.8x21cm |
| Lingua | Dialetto, Italiano |
| Codice articolo | FE492 |
| ISBN | 978-88-8191-573-6 |
| Pagine | 144 |
Informazioni prodotto
Informazioni aggiuntive
| Peso | 240 g |
|---|---|
| Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
| Autore | |
| Copertina | Semirigida |
| Formato | 14.8x21cm |
| Lingua | Dialetto, Italiano |
| Codice articolo | FE492 |
| ISBN | 978-88-8191-573-6 |
| Pagine | 144 |
CHF 20,00
L'autore ha battezzato questo libro di poesie in dialetto "Fermat chì" per una sola ragione: l'importanza del vernacolo dentro e fuori i limiti delle delimitazioni naturali e artificiali dei nostri territori. I dialetti nostrani parlati nel nostro Paese sono un fatto unico nella storia culturale europea per la loro diversità, pari per interesse alle varietà insite nei vari comprensori dove ambienti e natura la fanno da padroni. Purtroppo questo sistema linguistico, di ambito geografico limitato, sta scomparendo per la diffusione della lingua italiana ad opera della scuola e dei mezzi di comunicazione di massa. è un fatto un po' triste se si pensa che i dialetti non sono delle degenerazioni della lingua ma risalgono ad una matrice comune ed hanno, perciò, dignità pari a quella dell'italiano.
Informazioni aggiuntive
| Peso | 240 g |
|---|---|
| Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
| Autore | |
| Copertina | Semirigida |
| Formato | 14.8x21cm |
| Lingua | Dialetto, Italiano |
| Codice articolo | FE492 |
| ISBN | 978-88-8191-573-6 |
| Pagine | 144 |
Informazioni aggiuntive
| Peso | 240 g |
|---|---|
| Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
| Autore | |
| Copertina | Semirigida |
| Formato | 14.8x21cm |
| Lingua | Dialetto, Italiano |
| Codice articolo | FE492 |
| ISBN | 978-88-8191-573-6 |
| Pagine | 144 |
Descrizione
L’autore ha battezzato questo libro di poesie in dialetto “Fermat chì” per una sola ragione: l’importanza del vernacolo dentro e fuori i limiti delle delimitazioni naturali e artificiali dei nostri territori. I dialetti nostrani parlati nel nostro Paese sono un fatto unico nella storia culturale europea per la loro diversità, pari per interesse alle varietà insite nei vari comprensori dove ambienti e natura la fanno da padroni. Purtroppo questo sistema linguistico, di ambito geografico limitato, sta scomparendo per la diffusione della lingua italiana ad opera della scuola e dei mezzi di comunicazione di massa. è un fatto un po’ triste se si pensa che i dialetti non sono delle degenerazioni della lingua ma risalgono ad una matrice comune ed hanno, perciò, dignità pari a quella dell’italiano.







